ICRO sponsor di un meraviglioso viaggio in compagnia di Lola 

Eleonora Delnevo, per gli amici “Lola” è una preziosa fonte d’ispirazione per tutti noi, è la dimostrazione che niente è impossibile, che tutte le difficoltà si possono superare, con impegno, determinazione e passione.

Lola è un’amante di svariati sport, nel 2015 è stata vittima di un incidente che le ha causato una lesione spinale completa provocandole una paralisi dal busto in giù. Il grave incidente non solo non fermò Lola, che invece di arrendersi affrontò la sua nuova realtà con coraggio e risolutezza, continuando a praticare svariate discipline con ancora più grinta e motivazione. La sua forza di volontà l’ha portata a scalare vette importanti e a partecipare a numerose imprese.


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Dopo solo un anno e mezzo dall’incidente, Lola con il solo aiuto delle proprie braccia e dei compagni di cordata, scalò la via “Zodiac”, il muro per eccellenza “el capitan” nella Yosemite Valley, in California (USA). Ad un’altitudine di 2.307 metri con una parete verticale di circa 1.000 metri.


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L’ultima impresa risale a pochi mesi fa, Lola attraversò la Patagonia del sud con la sua handbike, da El Chaltén a Ushuaia, un viaggio di circa 1.300 km attraverso terre magiche, ma impervie: “Ho capito che un viaggio che può sembrare molto difficile per una persona disabile, in realtà è fattibile. Serve volontà, pianificazione e un po’ di fortuna”.


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Sono solo due esempi delle tante sfide e allenamenti che Lola affronta quotidianamente. Una vita vissuta a mille, sempre in salita e sempre più in alto!

“Ho capito che la disabilità non mi impedisce di inseguire i miei sogni”. Ora in cantiere c’è una nuova avventura: “Un viaggio in canoa nel territorio delle Yukon in Canada”.

Il 20 Maggio Lola, con la sua forza e tenacia ci porterà in Kayak, nello Yukon, ecco il suo itinerario:

  • GIORNO 1 Whitehorse – Johnson’s Crossing: spostamento in jeep, dalla città di Whitehorse a Johnson’s Crossing, 136 km a sud est. In prossimità di questo paesino c’è l’unico punto di approccio dell’Alaska Highway con il fiume Teslin.
  • GIORNO 2 Johnson’s Crossing – 100 Mile Landing: partenza dal Teslin Lake per introdursi nel Teslin River. circa 40 km.
  • GIORNO 3 10: 100 Mile Landing – Boswell River: Da 100 Mile Landing a Boswell River corrono 55 km nelle lande selvagge del grande nord.
  • GIORNO 4 Boswell River – Masons Landing: il lento scorrere delle acque porta a scoprire resti della corsa all’oro e vecchie “cabin” (piccole case in legno) utilizzate nel pellegrinaggio verso la città di Dawson, oppure dagli intrepidi trappers che ricavavano il loro guadagno dalla vendita delle pelli, 64 km.
  • GIORNO 5 Masons Landing – Hootalinqua: Dopo 27 km da Masons Landing si arriva a Hootalinqua, punto di confluenza fra Teslin River e Yukon River. Hootalinqua nel suo significato indiano sta a significare incontro fra due fiumi. Questo luogo era di particolare importanza per le soste dei piccoli battelli che cedevano le merci a battelli più grandi che proseguivano per Dawson, 27 km.
  • GIORNO 6 Hootalinqua – Big Salmon: Tat’ len Heena, nome indiano che tradotto significa appunto Big Salmon, piccolo villaggio fondato dai primi minatori che entrarono nella valle dello Yukon nel 1881. Il luogo prima era un villaggio di pescatori indiani. Nel 1898 fu costruito dalla Northwest Mounted Police un posto di rifornimento dei battelli a vapore per legno combustibile, con una avanzata stazione telegrafica, 56 km.
  • GIORNO 7 Big Salmon – Little Salmon – Dawson City: Little Salmon si crede sia il più vecchio insediamento indiano permanente nella parte superiore dello Yukon River. Nelle prime mappe sui nativi riferite a sentieri e villaggi troviamo questo luogo segnato con il nome di Gluk Sae. In origine si pensa che il villaggio era situato sulla riva opposta del Little Salmon River e fu poi spostato a causa di un’epidemia che cancellò tutta la sua popolazione nel 1917. 60 km.
  • GIORNO 8 Dawson City: era conosciuta come ‘la Parigi del Nord’, ed era abitata da 38.000 persone; oggi invece le persone che chiamano casa questa città sono meno di 1000 e fra queste c’è ancora chi cerca la fortuna nelle viscere della terra. La città fu costruita alla confluenza dei fiumi Yukon e Klondike durante la corsa all’oro del 1896. Circolo Artico a soli 240 km di distanza. 

Questo viaggio rappresenta un prezioso insegnamento, l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante perseguire con tenacia e impegno un obbiettivo, non lasciarsi scoraggiare ne tanto meno fermarsi davanti alle difficoltà. Eleonora ha mostrato una straordinaria resilienza e determinazione nel superare le sfide, uno straordinario esempio per tutti: un messaggio chiaro e forte, nel quale il gruppo ICRO crede fermamente.

Oltre all’immensa stima per Eleonora, per ICRO è importante condividere e rendere tangibile questo messaggio, sostenendo Lola nella sua meravigliosa avventura insieme ad Italgen.

Eleonora Delnevo è diventata un’icona di ispirazione per molti, dimostrando che la determinazione e il coraggio possono trasformare le avversità in opportunità di crescita e successo.